L'incanto |
L’incanto che la soggioga nella sua tarda primavera è il suo perdersi in lei con stupore di colui che mai le fu compagno: per destino, incuranza, pigrizia. E lei, che mai potrà dire d’aver condiviso con lui il pane e il letto l’avverte comunque imprescindibile da sé arcobaleno che nasce dal cielo inumidito stordito ancora dal temporale; trama vibrante di ragnatela appesa attorno al suo creatore; alba che precede l’aurora come il mantenimento di una promessa fatta agli albori del mondo da un dio onesto seppure smemorato. |