Serratura

(Benatti Graziella)


Vedo da quel occhialino
sguardi tuoi
che accompagnano
questa mia vita.
Da un buco
nero e denso
intravedo i tuoi occhi
azzurri
come questo cielo
intriso di piccole lacrime
gocce di pioggia
senza nubi all’orizzonte,
giace il mio cuore
nel cercare quella tua pelle
nascosta da quella fessura
per paura ed incomprensione
del mondo…
Tesso una fune
per poter raggiungere
quel tuo dolce viso,
accarezzare la tua membra,
giochi a scacchi
con questo cuore
per insufficienza
di coraggio
per inamidare questo cuore
dal tuo dolce miele…
Dolce miele intriso
nei tuoi fiori
che accendo ogni mio incanto
ogni mio amore
nel sussurrarmi parole
piegate da tanto ardore,
spengo questa luce
che mi accompagna
nella notte
e ritrovo quel
buio nei tuoi occhi
ora che la notte
si è fatta strada
per dividerci l’anima,
silenzio si spande
tra noi dividendoci
ancor di più,
nube che inesorabilmente
penetra questa voglia di te
separando da ogni
appiglio di fortuna
che la mia mente
riesce a trovare
ed ora è solo un sogno
all’alba sarà un nuovo giorno
nel ricercar quel tuo viso
dietro a una serratura.