Quasi una poesia |
Dimmi, è così di poco conto che io non sappia trattenere il vento? Scrivo mille e mille fogli. Rubo mille e più foglie. Nascondo in un labirinto di parole i segni inafferrabili. Tra terra e cielo, rovesciando il mare. Che è specchio di stantii richiami: immagine riletta lentamente sopra questo palmo di mano, filo d’erba che parola non saprebbe raccontare più ordinatamente. E restano aperte in attesa, fredde dita da stringere. |