Cometa

(Scagliarini Pietro)


- Dedicata a Mamy Lana -

Troppo tempo trascorso
ai margini dell’universo.
Tanto vagare, ricercare
quel Sole
che solo potesse
vincere la paura,
la rassegnata accettazione
di spazi isolati,
glaciali,
tenebrosi,
dove solo poter vivere
senza dover soffrire.
Percepire lo spettacolo,
il fluire del tutto
meraviglia
per chi è spettatore
spesso sofferenza
per chi agendo
non lo può vedere.
Ma l’anelito di vita,
quando meno lo si aspetti,
sempre attrae verso di sé,
forzando ogni volontà,
ogni piano, progetto.
Ed ecco allora che il percorso,
nel suo lento avvicinarsi
all’ennesima galassia,
cambia brusco traiettoria,
ridestando in un momento
reminiscenti realtà
in un crescere di luce,
di presenze e di calore.
Poco a poco
il guscio ormai glaciale
si sfalda scomparendo,
pronto a svelare,
al ritrovato Sole,
l’antica e splendida natura
da troppo tempo ormai
celata.