Cometa |
- Dedicata a Mamy Lana - Troppo tempo trascorso ai margini dell’universo. Tanto vagare, ricercare quel Sole che solo potesse vincere la paura, la rassegnata accettazione di spazi isolati, glaciali, tenebrosi, dove solo poter vivere senza dover soffrire. Percepire lo spettacolo, il fluire del tutto meraviglia per chi è spettatore spesso sofferenza per chi agendo non lo può vedere. Ma l’anelito di vita, quando meno lo si aspetti, sempre attrae verso di sé, forzando ogni volontà, ogni piano, progetto. Ed ecco allora che il percorso, nel suo lento avvicinarsi all’ennesima galassia, cambia brusco traiettoria, ridestando in un momento reminiscenti realtà in un crescere di luce, di presenze e di calore. Poco a poco il guscio ormai glaciale si sfalda scomparendo, pronto a svelare, al ritrovato Sole, l’antica e splendida natura da troppo tempo ormai celata. |