Una cornice |
Una cornice di spazio ingiallito d’un giorno brunito. Approdo saturo di rimembranze, l’alveo ove la fronte cerca refrigerio di palma schiusa come usignolo nella polla estiva, che fugge ancor privato della coppa spaventato dall’eco d’uno sparo. L’urlo che rimbomba dalla conchiglia quando freme, sversando la placenta del naufrago solo sulla scogliera, ove il fato per man d’Eolo adirato lascia che vento stracci ormeggio vivo, scaraventando una barchetta cieca sino a che tempesta volge alla fine. Acqua cheta, riciclo di natura trasmuta pensiero nella materia, che ignorando il ritardo arde sapere. |