Non so più scrivere

(Cacace Antonietta)


Pianga or ora ogni essere umano,
pianga la sorte ed ivi anche la mia, pianga la poesia,
piangete voi che non sapete,
pianga colui che sa,
si dolgano le anime inquiete…

Che si commuova il sole,
la luna, le stelle, il cielo intero,
cadano lacrime in vortici concentrici
singhiozzi giungano dal mare,
s’intenerisca l’erba e la campagna,
e gli alberi raccolgano
i gemiti del vento…

L’intero mondo si copra di lamenti,
(trascorsa è ormai la gioventù
e la vecchiezza che ora m’accompagna
a quell’età che ingarbugliava il core
adesso meramente è li discinta,
riposa tra le pagine d’un libro
che mai sarà più intinto e presto estinto)


io non so più scrivere
liriche frementi,
e l’erotismo che prima m’aggiogava
a quell’impulso che ingarbugliava il core,
adesso meramente è li discinto,
riposa tra le pagine d’un libro
che mai sarà più intinto e forse estinto!...