Prendi la mia mano
Se peccare è la croce di uomini e dei, porterò quel carico per sempre commettendo il peccato di amarti tanto, divinità fatta donna su questa terra. Sono come la foglia secca di un albero se non ti ho al mio fianco, perché nel mio cuore mise radici la linfa del tuo amore. Seguo i tuoi passi se vai davanti a me e questo non posso rimediarlo, il tuo corpo è la mia debolezza, il tuo delirio, se non ti ho la mia afflizione. Non voglio oramai guardare dietro perché la tua immagine va davanti, voglio essere il tuo uomo ed il tuo migliore amante. Io ti scelgo come mia strada come il mio eterno destino, ti sento in ogni battito del mio cuore perché il tuo nome è scritto nel mio sangue. Benché molto ci separi, benché siamo pellegrini erranti, se strade opposte ci si incrociano, lotterò nella mia agonia per vivere in te. Per quel motivo ti do lo sguardo affinché veda quanto ti voglio, so che forse non sia molto ma so anche che non è niente. E ti do il mio sorriso per rallegrare i tuoi giorni, la mia passione affinché perda il giudizio, la mia ragione per essere il tuo sentimento e la mia mente per essere il tuo pensiero. Ti consegno quello che sono, quello che vivo e sento, ti offro la vita, un domani, l'oggi. Solo ti abbraccio forte per andare insieme e prendi la mia mano che te la do anche.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
15-11-2014 | Trapasso Maurizio | Grazie Redazione oceano per il bellissimo commento!! | |
12-11-2014 | Redazione Oceano | Immensamente amore, fino all’ultimo respiro, quello che nei tuoi versi diventa ansante. Donare tutto per essere parte dell’anima che si ama. Sorriso, passione, essenza, abilmente intessuti come vita nella vita, anche se lontana, anche se agonia di un ricordo. E mentre attendi, speri, doni, continui a desiderare il sogno sia pure come “ … foglia secca di un albero…”. Nell’attesa più lontana, echeggi ancora con i palpiti del tuo tormento … vestendo la lirica di parole infinite. |