Contavo le formiche
Rotolavo sul prato a occhi aperti, Unendo terra, cielo, verde e fiori colorati, Turbine di testa, cuore e mille olfatti. Sfregavo il naso sull’erba inumidita, Baciavo i fiori, volavo accanto l’ape dorata, Con uccelli e cicale cantavo serenata. Contavo milioni di formiche rosse e nere, Tutte uguali eppure differenti, Guerriere in riga per arma solo un seme. Con carta e pastello tricolore, Tracciavo righe, cospargevo odori, Tanti quadretti riempiti di memoria. Contavo milioni di formiche, Tutte sezioni di un archivio che cresceva. Oggi conto ancora le formiche.
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26-02-2015 | Redazione Oceano |
Nella tua lirica smuove l’emozione, l’armonia che accarezza lieve il volto infante, candido nello sguardo a racchiudere l’istante della bellezza tra il cielo e l’orizzonte. Intorno sono colori e suoni, intrisi di profumi che erano la tua essenza e, in fondo, sono ancora la parte più viva di te. |