Specchio

Demoni,
Allungano gli artigli,
Graffiano,
Ipocriti profeti,
Rivelano specchio,
Opaco,
Polveroso,
Aracnide che tesse,
E non lascia andare.
Dov’è quell’io,
Che voleva imporsi,
Che aveva forze da spaccare il mondo,
Dov’è quell’io,
Petalo di rosa,
Che giurava che mai avrebbe ceduto il passo?
Tra tele grigie,
Traspare ora l’inganno,
La rinuncia,
L’ardore dell’amore,
Lo strazio del mancato pianto,
Petalo vola per ritrovare umore.
Dov’è quell’io
Che gridava ribellione,
Incatenata,
Calpestata nel nome dell’amore,
Dov’è quell’io,
Muta in urlo atroce
Copro lo specchio,
Spoglio gli occhi dell’andato,
Vesto l’oggi di memorie buone,
Bisbiglio sottovoce camminando piano,
Seppellendo quell’io che
Forse non c’è mai stato!
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09-10-2014 Redazione Oceano Un grido! Una voce che s’alza pian piano e scopre quel velo impolverato dagli anni.
Un’immagine a parare il presente, ecco, il passato si pronuncia muto, gli occhi a sondare chi è la forma che corrisponde al nome.
E’ mai esistita? Ritornerà?
Copre con il velo rimandando le risposte, adesso è tempo di mietere il raccolto!