E tu non c'eri
Ricordi il Lungotevere la sera, In un autunno d’oro di foglie, Umido di cielo? Andavamo, Carezzavi i miei occhi piano piano, Con tenerezza mi stringevi la mano. Nel tuo silenzio parlavo e raccontavo, Speranze, quasi certezze, Portavo la mano al ventre. Ridevo felice, Ballavo felice, Sognavo felice. E tu non c’eri. Contavo i platani, per ognuno inventavo un nome, Seguivo il fiume che con amore, Tra luci e ombre, Giocava con i ponti, Con le scale, Con i rami caduti giù per sbaglio. Come cantava il fiume quell’autunno! Cantava per me una canzone nuova, Dolce, Commovente, ed io Piangevo, Poi ridevo, Parlavo e raccontavo, Carezzavo le braccia, Stringevo gli occhi, Contavo i passi, Le foglie, Le pietre, I battiti del cuore, I palpiti di amore. Stupita, Gioiosa, E tu non c’eri.
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03-10-2014 | Redazione Oceano |
Sembra quasi di esserci in quel cammino avvolto nei colori del Lungotevere, nell’autunno schiuso a raccontare. Tanti passi e desii, luci in istanti in un mare di speranze. I sogni, i sorrisi mescolati a un’ atmosfera di certezze e nostalgia: un pianto, un canto a definire il cielo. Nelle emozioni in divenire tra trepidazione e letizia… un dipinto, intinto in fusioni di suoni e immagini, diventa fantasia del sentire… a squarciare l’incanto una malinconica assenza, sommessamente presente che trancia la lirica in quel “ … e tu non c’eri…”. |