Stanco di me
Vorrei restare sospeso nel tempo, tra una stella e un respiro d'aurora, il male di vivere urla come il mare di certi giorni di tempesta. Restano frammenti di sogni a graffiare l'anima, per destare uno sguardo che fatica a cogliere l'essenza del sorriso della luna. spengo la luce, spengo le emozioni, spengo i pensieri, spengo anche me, che fatico a ritrovarmi dopo essermi perduto di nuovo. Al silenzio della notte affido le mie domande senza risposte, da una vita che me la faccio, da una vita so che non avranno mai risposta, ma so che continueranno a urlare dentro di me. A volte mi stanco di vivere, mi stanco di me, vago come un’anima in pena lungo i sentieri tortuosi dell’anima. Sospeso tra cielo e mare la polvere della strada a seccarmi le labbra, basterebbe un bacio per accorgersi delle ali, basterebbe un sorriso per accorgersi della carezza della vita. Ora mi siedo, chiudo gli occhi lascio andare la ruggine che ho di dentro. Arriverà settembre come le foglie d’autunno tornerò alla terra a primavera sarò di nuovo margherita.
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