Uggiosa la sera
Uggiosa la sera nel respiro d'autunno, il silenzio della casa, quasi parlante all'anima. Mi dovrei fidare di un dottore ammalato di quotidianità negli ospedali vestiti di carriera, eppure me ne resto qui, pensiero sui vetri dove la pioggia s'infrange con forza, sorseggio piano la mia coca e rum, forse brindo a te, e non so neanche se mi stai pensando, mi viene naturale canticchiare una canzone di Vasco, va bene va bene così, anche se non mi vuoi bene va bene così. Sorseggio piano come a gustare il sapore buono della vita, in certi momenti, mi trovo forte nelle difficoltà, comincio a disegnare un nuovo arcobaleno per il giorno che verrà. Scrivo una poesia e la nascondo tra i petali delle rose del tuo giardino. Leggendola sentirai il fruscio di una carezza Magari la lascerai lì, ma te la scrivo lo stesso i poeti sono fatti male, rincorrono sogni facendosi male ma almeno si sentono vivi.
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