Il quarantesimo miglio
Non so cosa fare della mia vita, ora che la vela ha passato il quarantesimo miglio, per ora coloro arcobaleni che nascono dal cuore e sfiorano il cielo, gioco con le parole per creare emozioni di rugiada che possano accarezzare cuori. Io sono così, figlio di una malinconia evidente, di un sogno d'estate, di un unico momento d'amore. Sono lo squilibrato equilibrato, sono negli abbracci dimenticati, nelle carezza negate, sono fiore che rasserena lo sguardo, sono nei silenzi che non sai ascoltare, sono mano che scende lieve sui pendii del tuo corpo nelle notti ubriache di passione. A volte non mi stanco di dipingerti, alle volte sei aurora sul mare alle volte sei notte sull’anima. Non mi sono neanche accorto che sei passata, prendo casa in una conchiglia e aspetto. Cosa ? non lo so nemmeno io, intanto imbocco le coperte all’anima, in questo inverno sente molto freddo.
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21-12-2013 | Redazione Oceano | Il tempo avvolge e consuma pensieri mani cuore, è un compagno che non chiede... Prende! intensa lirica Massimo. |