Biglietto di sola andata

Ricordi era maggio,
la nostra pelle si faceva bella
con l'essenza delle rose 
e il profumo di salsedine.
Ora sono qui,
una sigaretta che fumo malvolentieri,
mentre cerco di capire, 
cosa non so nemmeno io.
Ho portato i miei colori,
la mia gioia di vivere,
tu hai guardato, annusato,
poi hai preso le tue cose e te ne sei andata.
il silenzio presente, vale più di mille parole.
Credevo che la tua anima
fosse specchio del mare,
invece mi sbagliavo.
Come spesso accade
si sale su un treno che non ha direzione
e dove arriva non ha importanza,
l’importante era provare.
Spengo la sigaretta,
vola la cicca dal terrazzo,
fa rumore in un mattino confuso.
Voglio vivere,
non ho tempo 
per il respiro freddo d'inverno
che mi hai lasciato,
senza un ciao, un perché.
Scendo lungomare,
ascolto il mare in tempesta,
mi entra dentro
sorrido alla luna che si diverte 
a lanciarmi piccole gocce di pioggia.
Danzo nei giardini che nessuno sa,
questa sera sono sereno
mi apro alla vita,
vada come vada
il viaggio ha il biglietto di sola andata.
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14-12-2013 Redazione Oceano Tra delore e confusione incredula trovare nelle parole la via della rassegnazione. Bella la chiusa.