Sadico destino
Inerme rotolo come in una bolla ovattata chiusa nei perchè mettendo a tacer amarezza d'esser peso troppo grave. A volte l'intuito altre certezza di strisciar su membra incerte. Rivesto d'aculei il mio sentire misto allo sgomento di divenir ormai estranea alle mie mura, alle mie strade e ai miei fiumi. Dunque chi sono? Un invisibile spago che lega la trama di un destino galoppante e sadico che mi vuole ancor qui.
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09-10-2014 | Redazione Oceano |
Dirompente è l’amaro e il peso intatto al bagliore, differente nei tuoi passi. Avulsa dai perché di tanto affanno, inerpichi i pensieri su vette impervie. Interrogando l’Io ansante non afferri il perché del rimanere ferma in una oscurità che sembra ormai il tuo destino … e i versi affaticati urlano aria per respirare vita! |