Conchiglie e sabbia

Ricercando Amore
tra i fondi di caffè
o tra le mani di zingare gitane,
ho rincorso fatalità erranti
e masticato destini crudi.
Ho brindato con bottiglie di plastica,
mescolando un sì puro nettar d'uva
con acqua di stagno.
Riaprendo gli occhi
il sogno mi par fasullo errore umano
come scoglio che impedisce 
il corso di mari di certezze.
Vagabondo tra le stelle
inseguendo una luce che s'allontana,
col fiato corto arretro
temo incendi d'esperienze
nei trascorsi,
nei vissuti,
nei mai e nei per sempre.
Più non credo...
raccolgo solo conchiglie e sabbia.
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14-10-2014 Redazione Oceano Il cammino si riempie di ricerche, quasi consuete tra le cose che inondano la vita.
Quanta armonia amara in quelle mescolanze bizzarre.
Il sogno si imbatte ancora nella sorte ma con chiarore d’intelletto che scorge normalità nell’errare e affidare il tutto e il niente a certezze schiantate senza poter evitare l’ineluttabile.
Nel voler spiccare il volo, ormai la nebbia copre l’istinto, facendolo arretrare in paure già vissute … non credere è il filo che conduce ora!