Il perdono

(Isceri Marina)


Non vi è più tempo
vestire di presenza
anni invecchiati
tra rimorsi e incomprensioni,
anni di istanti di abbandono
oscurati e abbandonati
in alto mare,
ormai non vi è più tempo
di afferrarli e portarli a riva.
Non vi è più tempo
solo condanne,
in coriandoli strappo alcuni palpiti
di perdono spoglio lacrime
ormai inutili,
no, non vi è più tempo
per tenderle la mano,
in fiamme lacera il mio dolore
e nel cuore muore ogni speranza
volata via altrove
dove non vi è più
nessun recinto da attraversare
e nessun foglio da strappare.
Non vi è più tempo
ma infinite ora
sono le parole,
ormai scarabocchi è il loro volto
adagiate come rifiuti
e punite, segretate
in un pozzo di rammarichi.
Non vi è più tempo
ormai la sua assenza
vaga oltre distanze irraggiungibili,
oltre l''infinito sonno
la dove forse posso udire
il suo perdono.