Ho steso l'anima al sole |
Ci sono giorni in cui smetto di esistere. Vivo. Cammino, parlo, mangio, rido. Vivo, ma non esisto. Ci sono giorni in cui mi strappo l’anima di dosso ne faccio un fagotto e la lascio in un angolo. Poi la stendo al sole insieme al bucato. La guardo asciugarsi. Sventola sotto lo scirocco. Danza ritmicamente tra le mimose e i lillà che mio padre piantò quando i corpi erano giovani e sani e si sognava a otto mani. Appesa al filo con le mollette rosse si dimena come un palloncino gonfio d’elio comprato alla fiera del paese quasi volesse scappare. Invece sventola come una bandiera bianca. Chiede tregua ma anela alla pace. Prima che faccia sera e l’umidità, fitta, la avvolga profumata di giardino e di sole la indosso di nuovo. Ed esco come fosse un giorno di festa. |