La radice del mio squallido verso
Scrivo per saziare e tacere il silenzio; affinché il fuoco gelato delle mie vene appassisca tra versi che condanno Scrivo per una musa che è andata via, per un'oscura Luna che si eclissa tra ricordi di un amore proibito Scrivo davanti ad un mare di infinita solitudine, sotto il manto della volta celeste che mi copre con immensa serenità Scrivo a quella melodia che tenue chiede ritornare agli archi di un violino rotto del quale nacque e piangendo fallisce Scrivo per quella squallida anima in pena, che fugace vaga e soffre tra tormenti incapace di alleviare la sua miserabile condanna Scrivo tra i miei sogni ed incubi a quei pensieri che non ignoro mai cercando di uscire dalla mia confusione Scrivo schiavo delle mie parole sentendo la mancanza di vedermi nello specchio, ed il giorno che finalmente il mio cuore si apra.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
07-01-2015 | Trapasso Maurizio | Grazie Redazione Oceano per la menzione!!! |