Napoli

Provocatoria
ammiccante
scandaglia e fruga
tra pietre antiche
lungo vicoli e mercati
all’ombra dei campanili
frammenti di tempo.

Bellezza senza vanità
rabbiosa di orgoglio
di pezzi di storia sotto sale
compromessi
da quel pullulare di cellule guaste.

Città letta, tradotta
sbirciata come carta da gioco
sfuggente
indecifrabile figlia della voglia di vivere.

Bagnata di folla
trasgressiva
lucida
apre la porta al mare.

Sotto la lente del mondo
appare
affabulazione limpida
cruda metafora
teatro che vive
ristagna
accelera.

Genuina transitorietà
imbrigliata
dall’inerzia del sentimento.
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