Napoli
Provocatoria ammiccante scandaglia e fruga tra pietre antiche lungo vicoli e mercati all’ombra dei campanili frammenti di tempo. Bellezza senza vanità rabbiosa di orgoglio di pezzi di storia sotto sale compromessi da quel pullulare di cellule guaste. Città letta, tradotta sbirciata come carta da gioco sfuggente indecifrabile figlia della voglia di vivere. Bagnata di folla trasgressiva lucida apre la porta al mare. Sotto la lente del mondo appare affabulazione limpida cruda metafora teatro che vive ristagna accelera. Genuina transitorietà imbrigliata dall’inerzia del sentimento.
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