Parole antiche
Ti scrivo una lettera a mano Usando parole antiche “…ricordo a memoria Quel primo incrocio di sguardi Ti sfiorai per caso e sporcai il candore Forze disordinate fecero accelerare il cuore Come un battito d’ali…” Periodare aritmico su righe traballanti e confuse Scrivo e riscrivo il tuo nome Ripetuto più volte accompagna Come una nenia L’inutile spreco del mio languore. “…vorrei divorarti Attardarmi con una carezza Un casto bacio Come un girasole dopo la pioggia Girare in balia di pensieri disobbedienti Nutriti di passione…” Variazioni, significati, sottintesi Punteggiano fogli chiazzati Da umide impronte di parole insistenti. “…più mi stai dentro più ti nascondo al mondo Il sole mi ha sorpreso a mezza strada Affogherei nelle piene rovinose e improvvise del tuo odore Per confidarti una colpa, una vergogna Spingendo giù la paura…”. Sensi sazi di vita Entrano in punta di piedi Toccando corde profonde Senza aprire bocca.
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