Quel che di te mi resta

Gli anni rincorrono il tempo
mentre io cerco ancora di ingannarlo,
e nell'insonnia la solita voce
batte nel cuore,
su pareti indelebile
si dipinge il tuo nome.
Ti tengo in vita
dando voce ai miei silenzi,
parole invisibili ma infinite,
castelli di sabbia trascinati dalla corrente,
nessun sussulto ha scaraventato
quel muro di ghiaccio
che ci divide da sempre.
Rammento e racconto
di un treno perso
col timore di precipitare,
ma sono caduta lo stesso
rincorrendolo all'infinito
in un tragitto ormai deserto
senza la mia fonte.
Ora resto in silenzio
per non far riemergere
schegge nel cuore
e con rabbia conforto la mia sofferenza;
a cosa servono le mie parole
se sono costrette a vagare in solitudine.
Eppure sento ancora le campane,
sfioro le tue mani,
odo il tuo odore
ma sei cosi distante
dalla mia pelle,
è la notte che ti porta tra le mie braccia
graffiando la mia anima.
Questo è ciò che mi resta di te
un ricordo imprigionato
ai margini del cuore. 
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