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Quante volte non ti ho detto mai
che ti amo, anche se già lo sai.
Quante volte in un attimo, un'ora, una vita,
ho pensato “... adesso é finita!”
Te l'ho urlato credendo di farti un favore
e mi stupivo leggendo sul tuo viso
il dolore che ti dilaniava
ed io stessa venivo investita 
dal tuo sguardo che, spaventato,
mi supplicava di non credere a ciò che dicevo.
Vacillanti siamo crollati a terra,
spogliati di tutte le nostre convizioni,
burattini senza fili,
recisi da immaginarie incomprensioni
di questa nostra storia d'amore.
Perché sempre d'amore si tratta,
anche quando tutto sembra perduto,
ma non si é capaci di guardare avanti
ognuno per conto suo proprio.
Quando é impossibile respirare
un'aria che é solamente tua,
senza voltarti indietro a guardare
quello che era un copione a due voci.
Quante volte ho pensato che eri stato uno sbaglio,
se non t'avessi amato sarei vissuta meglio,
poi con gli occhi della memoria
ripercorrevo a ritroso tutto il nostro passato,
immaginandolo come un futuro senza di te.
Vedevo un deserto vuoto, senza un perché
e ti stringevo ancora più forte.
Ogni volta che non ci sei
mi manchi più di quello che vorrei
e attendo il tuo ritorno
con l'ansia che mi sconvolge dentro.
Tu per me sei il buio e la luce,
un pianto disperato e una canzone d'amore,
la mia prigione e la libertà,
un fuoco che brucia anche quando l'aria é finita.
Tu sei, così come sei,
l'amore vero che mi dai,
con un abbraccio forte e deciso
scacci via ogni ombra dal mio viso,
con le tue dita calme e pazienti
riannodi i fili delle nostre vite
che possono esistere solo se sono unite.