Disegno un fiore

Dalla nebbia si erge la fronda di un albero
che non ha avuto la fortuna di vestirsi a festa,
vive in silenzio il suo Natale
con l’amore delle sue pigne che non lo abbandonano mai.
Solitario erge la punta al cielo
quasi a portare una carezza lontana.
Sei planata leggera
proprio quando pensavo
che il cielo avesse fine,
hai stretto le tue ali a me,
mi hai portato lontano dagli uomini di poca volontà.
Avevo bisogno di una poesia di vita e di speranza,
me l’hai donata tu con la pazienza dei saggi.
Scambiarsi un simbolo,
darsi una promessa per il tempo che verrà,
questa sera depongo la penna nel calamaio,
lascio il panama sull’attaccapanni,
non penso a nulla se non a te.
Il mare ci canta una nenia lontana,
no amore mio, la vita non sarà mai facile,
ma noi siamo luce
nella notte dei nostri tempi.
Continuano a regalarmi parole di sale
su ferite vecchie sapendo di far male,
ma io in te sono più forte.
Scende la nebbia
mi nascondo e disegno un fiore.
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03-01-2016 Redazione Oceano Intensa come la rinascita che s’appresta a donare la sua Luce.
Non c’è timore nel passato che slega i ricordi perché il senso dell’esistenza, amabilmente intarsiato nelle parole, è dinanzi a te per regalare il sogno.