Luglio

T'amo e t'odio oggi,
c'è una freccia nel cuor mio,
scagliata dal tempo, sì freddo e senza cuore,
per ricordarmi ogni anno che tu esisti,
da giovane guerriero d'altri tempi t'amavo,
mi spogliavo innanzi al tuo calore
e a questo mare che amo ancora,
saltando come un grillo sulla spiaggia,
di quei dì sì felici,
t'amavo per le feste che donavi,
quando i vecchi libri di un anno ormai trascorso abbandonavo,
e il gioco si chiudeva in una corsa
e un pallone rosso a righe nere,
tornavo sudicio e sanguinante alle ginocchia,
per non parlare dei pantaloni
e scarpe nuove già distrutte,
maledettamente svogliato tra i banchi in legno
d'un tempo sì lontano e ribelle fino all'osso,
non ho mai imparato la lezione di mio padre,
quanto mi manca quel ceffone di cui ricordo lacrime amare,
potessi riaverle ne spargerei tante
da far rivivere vecchie emozioni,
riavrei lui innanzi,
il padre mio qui con me,
ma in quel giorno ricolmo di gioia,
donasti a me un anno in più,
portando via per sempre
colui che aveva donato amore per la mia vita,
se avessi forza e la magia giusta,
farei svanire te,
da quel foglio ove sfoggi a tutti i giorni tuoi,
non posso,
farei del male a chi t'ama più di me,
lo brucio quel foglio ove riporta
al centro quel numero sì scuro della mia vita
e attendo che il sole sorga e muoia presto,
mentre la luna,
unica compagna che m'è rimasta sempre accanto,
mi accarezzi e mi addormenti con quel chiarore
che fa sognare
e spesso ha fatto innamorare
cuori sì duri come la pietra.
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