Nudo nell'anima
Clemente fu il tempo, non certo per le preghiere, anch'esso stanco di dissipar le forze sue ove non è apprezzato, il giorno s'apre senza folgori ne frastuoni, che pace, che silenzio, neanche un misero volatile che ronza ascolto, anche loro rifiutano il sangue mio, eppure è sano, un pasto sì facile per quei miseri vampiri, viste le ore che immobile resto su questa seggiola, mentre le dita sfiorano le mie emozioni più forti, ho steso le mie vesti al sole, spero nella sua magnanimità e in quel calore che dona, forse... potrò indossarle, nudo vado in giro, anche se coperto fino al collo, sfogliami come più ti aggrada, non amo rivestir l'anima mia neanche d'una maschera che celi la mia vera identità, fin sotto a quel simbolo sì piccolo, di cui vado fiero l'essere impresso tra righi scritti, per quanto possa nascondermi lo spazio è sì misero, che solo un altro puntino si può celare alle sue spalle, e andare ove la mente ha già deciso, ma vado oltre e nudo, per chi ama leggere la realtà e la verità, nascosta in un sogno, immerso tra righi scritti.
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