Nudo nell'anima

Clemente fu il tempo,
non certo per le preghiere,
anch'esso stanco
di dissipar le forze sue
ove non è apprezzato,
il giorno s'apre
senza folgori ne frastuoni,
che pace,
che silenzio,
neanche un misero volatile
che ronza ascolto,
anche loro rifiutano il sangue mio,
eppure è sano,
un pasto sì facile per quei miseri vampiri,
viste le ore
che immobile resto
su questa seggiola,
mentre le dita sfiorano
le mie emozioni più forti,
ho steso le mie vesti al sole,
spero nella sua magnanimità
e in quel calore che dona,
forse...
potrò indossarle,
nudo vado in giro,
anche se coperto fino al collo,
sfogliami come più ti aggrada,
non amo rivestir l'anima mia
neanche d'una maschera
che celi la mia vera identità,
fin sotto a quel simbolo sì piccolo,
di cui vado fiero l'essere impresso
tra righi scritti,
per quanto possa nascondermi
lo spazio è sì misero,
che solo un altro puntino
si può celare alle sue spalle,
e andare ove la mente
ha già deciso,
ma vado oltre e nudo,
per chi ama leggere
la realtà e la verità,
nascosta in un sogno,
immerso tra righi scritti.
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