Luci morenti

Attenderò nel rosso tramonto
Il fuoco del mio pensare…
Sento la brezza e il sordo muggire dell’onde…
Soltanto loro giocano e durano per sempre…
L’aria afosa poi opprime ogni sentimento.
Una voce s’insinua in fessure nascoste,
Sussurra e lacera l’anima.
Il mio tempo vuole la pace ma non la trova.
A tratti si placa ad aspettare altri momenti
Ma mai si dilegua…la mente inquieta la veglia.
Soltanto ombre ha la mia vita e il tempo
È come l’acqua…si livella sempre
Anche se labile è la memoria.
 Viviamo nel bagliore di luci morenti
Al centro di sguardi persi e di niente.
Gli anni, impietosi, si sono sommati
Con i suoi venti invernali furiosi
E i venti estivi troppo brevi…
Trampolini ingannevoli sulla mia porta.
Guardo…tutto attorno a me ha vita…
Soffi  per regalare ali al tempo ora fuggito.
Con gli occhi in su rivivo lo stupore
Dell’immobilità di questa notte estiva…
Le stelle sbocciano come fiori effimeri…
Si aprono come una manciata di istanti…
Cascata argentea…
Per poi spegnersi in languidi chiarori…
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
05-07-2015 Redazione Oceano Quando i pensieri languono nelle onde del passato, il presente increspa le sue attese in un divagare mai fermo ma in cerca della prossima fermata. I tuoi versi bruciano nelle pieghe dell’anima, sparse a raccontare e vibrare sensazioni: soffi o brezze, voli o atterraggi, movimenti o quiete sono stille nella tua lirica come un fulmineo incedere di briciole di bagliori.