Assassini

L'autunno è ancora lontano,
ma il giovane albero
già si sta spogliando.
Mi soffermo a guardarlo,
mi avvicino , lo tocco,
e accarezzo i suoi rami.
Allungo gli occhi,
e poco lontano, vedo del fumo
venir fuori dall'incolto terreno.
Sento singhiozzi di pianto
attorno al giovane albero.
Sono mamme che tra loro sussurrano
e piangono!
E un coro di voci si alza:
"Anch'io... anch'io,
ho perso il mio giovane albero,
per mano di gente assassina,
collusa con le istituzioni
che hanno seminato morte
nella mia regione"!
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20-01-2015 Redazione Oceano La natura assorbe e dirompe nel pianto; quel tenero albero è la vita mentre vita ormai spenta dilania la terra con lacrime immense. “Sono mamme …” che invocano il soffio ormai spento del frutto d’amore.
L’urlo accorato schiaffeggia la mano che ha armato il dolore che inquieta nei versi.

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Pubblicata il 17-01-2015

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