Le fate dei lillà

(Giacalone Maria Antonietta)


Morivano i lillà di fango, terra e freddo
giacevano i colori avvizziti al duro suolo
del bianco crema o porpora la bora si cibava
soffiando il vento folle sulle preziose gemme.

Le fate dei lillà amavano cantare
il fiorire in primavera dopo il dormiente inverno
quando spiriti maligni e ogni altro demone
spegnevano la luce dei morti senza regno.

Le fate dei lillà mutavano i destini
guardiane delle selve belle come l'incanto
degli occhi dei bambini che guardano sorpresi
gli spiriti girare come api ai loro fiori.

Venite a me, venite
che ora son tornate!
Profumano di fiori:
le fate dei lillà!