Tra braccia di mura e la mia storia

(Violano Luigi)


Cercavo qualcos'altro
nell'abbraccio d'una stanza
ch’aveva mani di mura imponenti
maestre di storia: la mia.
Ho provato ad ascoltarmi,
nel cuore è risuonata
una dolce canzone.
Ho voluto tacere
con tutto me stesso,
sono rimasto immobile
in compagnia del tempo
che si scaldava i piedi
sopra la fiamma ardente di lancette.
In mano avevo tutto di me:
il vivere, il desiderio, il senso delle cose.
Immutato, m’è apparso l’amore
vestito di sole, bagnato di sale,
voglioso di vivere accanto al mio tempo.
Il mio capo chino, ha raccolto da terra
lo sguardo per ridonarlo alla vita.
Son qui, vivo ancora:
a spasso nel pensiero,
disteso sulla bocca del respiro,
nuovamente ho te, tesoro prezioso
e finalmente mio.