Follia?
Una mattina come un’altra, una delle tante nell’amara trama della sorte. Correnti irrequiete e profonde e silenzi e poi lamenti in quella mente che non è più sua. Vuoti oscuri inghiottiti dalla follia di un’entrata e uscita dall’esistere nello stanco declinare della memoria. Ombre di passaggio e una fragile melodia di singhiozzi al risveglio d’echi d’altri tempi… è un attimo e tutto volge in un timido sorriso… o di quel che resta quando s’appresta a cercar la mano ora sconosciuta di chi le sta accanto.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
21-04-2016 | Redazione Oceano | Follia? Il verso rintocca il silenzio e il pianto e non ci sono altre parole per dire oltre se non lo sguardo consapevole poggiato sul cuore al ritmo della tua lirica. |