Attendo il giorno che desidero

Ho spento la luce per poter vedere la neve…
ho visto la neve dietro il vetro di casa e la luna nuova…
poi ho visto che anche la neve e la luna erano vetro…
dietro quel vetro c’eri tu e mi guardavi……
Quante facce abbiamo sotto lo sguardo attento della gente? 
Una maschera per la felicità della vita che ci sorride… 
una maschera per i giorni di pioggia 
quando le gocce come lacrime scendono tra i capelli… 
una maschera per odiare a volte soltanto per invidia… 
una maschera per amare forse per paura di restare soli…
una maschera per soffrire e avere compassione 
di chi non può darci altro…
una maschera per vivere perché spesso pesa tirare avanti. 
Ti offro il ricordo di una rosa gialla al tramonto 
anni prima che tu nascessi…
ti offro spiegazioni di me stessa, teorie su di me, 
autentiche e sorprendenti notizie…
ti posso dare la mia tristezza e la mia oscurità,
la fame del mio cuore…
cerco di corromperti con l’incertezza, il pericolo, 
le piccole gioie e la sconfitta. 
Quando fra le cose reali non trovo un respiro 
consulto il mondo dell’immaginario 
per attendere il giorno che desidero…

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03-06-2016 Redazione Oceano Sono gli enigmi della vita, le diversità cinte al dintorno, che spingono a essere differenti dal sé. Tra le maschere avvolte sull’anima, manto di sopravvivenza, il volo diventa unico sentiero che dona respiro.