Aquilone

Lego ad un aquilone i miei sogni
prima di affidarli al vento dell’ignoto.
Una impertinente folata lo ha fatto ruzzolare 
fra arruffate zolle, erbacce, e gramigna.
Mi ritrovo a frugare fra intrecci di rovi
per poterlo liberare a dispetto d’un piccolo 
fiore tutto solo con la mente protesa 
al tepore di questa nuova primavera.
Un biancospino spuntato  da chissà dove,
trepidante, tende bianche corolle 
a una tenera nuvola, ad un raggio di sole.
I rintocchi dell’Ave Maria si posano
sull’inquietudine di questo giorno.
Arriva la notte che conosce storie
di mille amori e mille tradimenti.
Cerco invano una mano che mi faccia
scordare pene e rimpianti, 
lotte e promesse mai mantenute
di  inconfessati segreti.
Un lampione rischiara timidamente
la strada sotto casa.
In un infinito silenzio attese senza fine
per allontanare memorie graffianti
dei capricci della vita.
In questo cammino sempre più sguarnito
è altalenare di malinconia e voci sempre più lontane 
di chi vorrei avere qui accanto…
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