Vecchio cuore

Dolore…rimpicciolisco la parola facendola diventare …ore….
cercando di infilarla in qualche altro pensiero,
per metterla in castigo, per riuscire a far finta di niente…
per dimenticarla sia pure per poche ore…
ma…in fondo sto già perdonando
e sto già archiviandone un altro…
ho sempre avuto qualche
obbligata indulgenza verso me stessa…
Non c’è speranza alcuna
per il mondo impazzito  di rimpianti…
la vita ha un modo tutto suo
a prendere le cose e rovinarle…
eppure è passato tanto tempo
e sono accadute tante cose…
ricordo quando temevo
tutto quello che poteva succedere.
Ma il nostro cuore è come un vecchio saggio
che se ne sta lì seduto e aspetta…
aspetta che qualcosa ci illumini.
Quando il nostro ego avrà deciso di lasciarci
e se ne andrà via urlando e piangendo
noi ritroveremo il nostro saggio cuore…
piangeremo fra le sue braccia
e lui ci aiuterà asciugandoci le lacrime.
A lui non sarebbe mai interessato
se non potremo alzarci dal letto…
a lui non interessa la paura della morte
con i progetti ancora inconclusi
che aspettano chiusi in un vecchio polveroso baule…
supera le congetture e vi dice la giusta scelta.
La mente consiglia attraverso i dubbi
ma il cuore non ha bisogno d’inganni…egli ci ama…
…aspetterò che il mio cuore torni
al solito posto e ubbidiente ai miei ordini
senza balzarmi in gola rischiando di soffocarmi.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
11-09-2016 Redazione Oceano Nelle costrizioni di un cuore fermo ad attendere la quiete, tutto srotola in pensieri senza sosta.
Non ha voce il tempo se non quella tesa a cercare respiri indenni dal dolore.
La tua poesia è indugio, in marcia verso vette di consapevolezza da riscaldare ancora.