Notte insonne

Lunghe raffiche del vento presente…
Lo sguardo si fa vuoto, perché gli occhi vedono qualcosa ma la mente altro.
Scompare l’immagine al riaffiorar della coscienza…
Come foglia al vento siamo io e lei…
la guardo cadere senza senso persa nel mio domani…
attesa d’un altro mattino senza cielo… 
Faccio i conti con la caducità del tempo… vita psichica cambiata, dilaniata.  
In queste parole c’è anche tutta la mia vita… 
ma le parole sono importanti e non bisogna lasciarle andare via, 
per salvarmi la vita mi nascondo dietro le parole, ma molto spesso i piccoli gesti, 
le espressioni del viso, gli sguardi degli altri nei miei occhi, 
mi fanno cadere in un vuoto che fatico sempre di più a recuperare. 
Volti trasparenti che non hanno bisogno di spiegazioni…
maschere che coprono le paure, i pianti inconsolabili, 
le lacrime che urlano bisogno di accadimento…la rabbia e  la rassegnazione. 
Trovi invece che hai soltanto il tempo per respirare e pregare e piangere…
sì anche piangere perché il tuo corpo si sta preparando  
ad  una lenta inesorabile trasformazione…e pensi che sarai tutto meno che una donna…
Nel brillio della sera notte insonne, nel richiamo di questo assurdo tempo,
tempo stretto di ricordi dove un giorno dentro stagioni nuove ha disegnato
un’estate di confusi giorni in una realtà che non lascia spazi. 
Adesso seguo quel sentiero a ritroso e ad ogni passo 
sfilo confini tra impossibile e possibile…
odo rumori lontani…la notte, il vento, la nostalgia…
polvere e aloni frammentati da lucenti scie…trine
di luci e riflessi a sfiorare l’immenso.
Sono chimere e vuoti incompresi vissuti e poi nascosti…
sono paure in un granello di pensiero, in una lacrima che cade e non fa rumore…
in una nuvola strana che solitaria vaga in cielo…
in pagine di vita che ignorano la via del ritorno.
Nella tela azzurra fatta e rifatta nella mia vita, 
distruggerò anche quel muro dove ho nascosto inutili fantasmi. 
Cadono inibizioni inutili disperdendo grumi di pensieri.
Ansie segrete…fa che il desiderio si avveri…
Nella fragile disciplina del vivere è eco vibrante…
Mentre la luna annaspa in cielo tra l’alte palme, l’aleggiar di pensieri 
va a riposare per riprendere più battagliero il dì a seguire.
Forse è forza di farfalla che vive un solo giorno
in un palpito, un accenno, un soffio…
timori e paure, per far ricordare quell’ accaduto…
per guarire pianti apparentemente incancellabili…
Per farsi ombra e sentirsi respiro nel dipingere
su fogli bianchi quel che di più vorresti…
Sognare un tempo come fermato e forse mai esistito…





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