I miei ampi spazi

Percorrevo larghi ed ampi viali colmi di luce, ai piedi calzavo larghe foglie, cavalcavo fulgenti 
comete, mi specchiavo nelle notti stellate: senza baratri, nè muri da scavalcare, nè filo spinato 
da mordere. Poi mi accadde di perdermi lungo la via. Mi ritrovai ad affrontare mareggiate. 
Nel caos persi la mia vecchia bussola, si spensero tutte quante le luci ed io rimasi al buio. 
Mi smarrii così in oscuri anfratti, percorsi stretti cunicoli e strisciando fra sorci e vermi, 
mi accorsi di aver perso i miei ampi spazi. Inerme e spogliata delle mie certezze, vagai per 
giorni alla ricerca di essi. Li ritrovai, in un misero angolo. Sguazzavano fra detriti e scorie, 
amoreggiavano con scolorite maschere, odoravano fiori finti e ascoltavano spudorate menzogne. 

Reclinai all'indietro il capo, per raddrizzare il mondo: chè mi parea capovolto. Cominciai a 
sciacquarmi con l'acqua di fiume e con entrambe le mani bevvi acqua dai ruscelli. Lasciai che 
il sole asciugasse i miei capelli e mi tingesse di rosso le gote. Rifocillata, allontanai da me 
tutte le vane lusinghe e mi lasciai trasportare dall'inarrestabile fluttuare dei miei ampi spazi...
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30-01-2017 Redazione Oceano Possiamo vivere densamente, con fede e coraggio. Talvolta destiniamo “ampi spazi” a persone o cause in apparenza valorose, ma poi pian piano il loro colore si scioglie e ne osserviamo la loro vera natura. Possiamo prodigarci e fare del nostro meglio, purché la nostra anima ne esca più forte e non compromessa.