Parole e voci

Sai scoltare le voci della notte quando è notte. Le senti? 
Sono ovattate, soffuse, silenziose: pare che danzino.
In punta di piedi ricamano note su misteriosi pentagrammi. 

Note soffiate e appena accennate s'odono quando tutto dorme. 
Mentre tante parole tacciono, quelle che alzano un po' la voce, 
le senti stridere e ti pare che urlino: si ingigantiscono nella testa. 

Alle prime luci dell'alba, voci e parole si rinvigoriscono: 
prepotentemente irrompono e smorzano tanti pensieri notturni. 
Quando il giorno s'appresta a riaccendere le sue luci, 

tutte le voci divengono ciarliere e le parole paiono confuse: 
si accavallano e spesso si fa fatica perfino a sentirle. 
Alcune di esse aspettano la notte per poter dire, comunicare,

ma devono smorzare le voci: non possono parlare, né urlare. 
È così, che le parole perdono la voce di giorno, quando è giorno 
e si smarriscono spaurite nel buio della notte...quando è notte.
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05-02-2017 Redazione Oceano La forza delle parole irrompe prepotente nel silenzio per ricamarne la profondità; in metamorfosi del tempo, attendono la notte per poter essere vive e dirsi finalmente nella loro intensità più vera.