I premio letterario "Una perla per l'oceano"

Un'alba

(Garamanti Francesco)


Passata è un'altra notte, vasto Urano,
e di nuovo ti macchiano
d'azzurro catrame i nembi fugaci,
ma d'un oro soffuso
li bagna la timida nuova luce.
E mentre rare favelle s'accendono
sulla deserta piana
di nuovo scampata alla morte spuria,
iniquo compenso delle profonde
stelle offuscate in cielo ma mai morte,
io, sprofondato nell'infimo punto,
contemplando quei neri
contorni che par ti mangino il manto,
d'alberi e cipressi e case tutte,
smarrito nei tuoi pelaghi
vo misurando il peso
dell'umano travaglio,
svelato da brulichio di luci
e sempre a se medesimo,
dentro l'immensità
del profondissimo cosmo infinito.

E allor scavano fiordi
nella mente mia lo spazio silente
e il brusio impalpabile
di cosmiche e vere rivoluzioni,
e i colossi sferici galleggianti
nell'impensabil vòto,
e mille e mille miliardi di stelle,
e la polvere cosmica;
ma subito ricado,
e risprofondo in questa nostra terra,
e di nuovo ti contamina il fumo
della stanca ciminiera alla vista
mia: vanamente ancor torna il penar
nostro infelice e misero.

Gli stremati raggi della cittade
a cigolar di vano suono tornano,
sull'usato e trito calle battendo
il masochista piede, sulle spine
dell'inane quisquilia.