La poesia dei matti

(Tancredi Maurizio)


Camminano soli, malconci e distratti
pantaloni rotti e giacche sgualcite
non li premiano con gli encomi
ma un tempo li chiudevano nei manicomi
per fortuna una legge chiamata “cento ottanta”
gli ha ridato la libertà e una speranza.

Sono viandanti,sognatori
un popolo di mendicanti,
quelli che gli umani chiamano “errori”.

A loro basta un niente per esser contenti
non chiedono soldi alla gente “normale”
ma un gesto d’amore e qualche sogno in contante.


Scappano via se li ferma qualcuno
non si fidano di nessuno
derisi e umiliati, sanno di far parte
del popolo dei dimenticati.

Però io so che son fragili e sognatori
peccato che gli “uomini ”
li definiscano “errori”.