La poesia dei matti |
Camminano soli, malconci e distratti pantaloni rotti e giacche sgualcite non li premiano con gli encomi ma un tempo li chiudevano nei manicomi per fortuna una legge chiamata “cento ottanta” gli ha ridato la libertà e una speranza. Sono viandanti,sognatori un popolo di mendicanti, quelli che gli umani chiamano “errori”. A loro basta un niente per esser contenti non chiedono soldi alla gente “normale” ma un gesto d’amore e qualche sogno in contante. Scappano via se li ferma qualcuno non si fidano di nessuno derisi e umiliati, sanno di far parte del popolo dei dimenticati. Però io so che son fragili e sognatori peccato che gli “uomini ” li definiscano “errori”. |