Le ciaramelle |
Un suono delizioso, come di madre, una ninna-nanna. La gente del Nord suona le cornamuse; in terra d'Abruzzo, le zampogne. Io amo le ciaramelle. Eguali ad un seno: Gonfie di latte, sulla bocca avida del neonato; d'aria, nelle narici con essenze di dolciumi e profumo di mandarini. Si gonfiano, si sgonfiano, si riempiono ancora, come i polmoni; come la vita. Le maree, gli uragani, i vulcani. Il seme nella terra implode: nasce un nuova poesia di vita. La poesia, come l'edera, s'inerpica, scavalca il muro, trova l'amore. Volteggia con i sensi, feconda l'animo. Aleggia con lo spirito. Mi innamoro: La mia Musa, sempre amata, e sempre irraggiungibile. Sognata, e mai toccata. Anelata. Sospirata. Desiderata. La poesia gioca nel mio cuore; impalpabile, mi estasia. Con spasmo, mi ama. Mi trova, mi assale, mi possiede, mi svuota. Si acquieta nel suono melodioso di una nuova ninna-nanna, la poesia, e la vita. Come sono belle le ciaramelle! |