Le verità nascoste

Nodi tessuti a regola d’arte,
ornano ansie tenute all’oscuro, 
sotterrate, son come in catene,
le radici che alimentano il cuore,

fragili, affievolite in disparte,
mettono a nudo un dubbio futuro,
fuorviare l’origine da dove proviene,
come se tuo fosse stato l’errore...

Le verità nascoste sono un sano dolore,
per un sangue anonimo dentro le vene,
innalzano dighe al di sopra del muro,
a guardia un guerriero tiene distante,

fantasmi ingannevoli senza rancore,
solo il coraggio di mostrare le schiene,
tramare l’inganno che si scopre insicuro,
velo impostore non offusca un diamante.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
31-10-2012 Leggerini Raffaele Presentazione di Valtero Curzi

L’eleganza di Raffaele Leggerini definisce nei suoi versi una moltitudine di aspetti dell’animo poetico. Il suo poetare, infatti, traccia e costruisce nelle assonanze del verso in rima, itinerari emozionali che attraversano le varie condizioni dell’esistenza umana. La sua poesia diviene, allora, attenta e acuta analisi descrittiva di ciò che struttura il vivere stesso, dalla memoria che riprende il passato, al semplice ricordare sentimenti obliati o nascosti nell’anima. La poesia di Raffaele Leggerini, non ha solamente il significato e valore di trasmissione di emozioni, com’è d’uso ed essenza della poesia stessa, ma definisce questa in un’attenta analisi linguistica della struttura del linguaggio poetico. Il quale, attraverso la ricerca fonetica e semantica, si affida alla rima, che non chiude il verso in una rigida espressività, ma anzi permette al lettore non solo di leggere il verso introiettandolo mentalmente dentro di sé, ma a spingerlo anche nell’ascolto perché le sue poesie sono suono evocante emozionalità pura nell’ascoltarle. L’eleganza dei suoi versi accompagna la medesima leggiadria dell’emozione descritta, la quale non si affida allora alla semplice parola detta, ma alla sua musicalità. La poesia in Leggerini diviene canto poetico e l’emozione definita in quel canto, è emozione musicata dalla parola stessa.