Al di là del muro

Nei campi si concentra lo sterminio,
vergogna per la tua appartenenza,
ché solo la purezza abbia dominio,
di un’etnia più nessuna presenza.

Dove non c’è stata terra d’arare,
si seminava solo odio e terrore,
orribile strage da organizzare,
per una mente malata d’orrore.

Nessuno dovrà mai dimenticare,
di niente vestita, gente ammassata,
privata del desiderio di amare,
ancor più nei sentimenti spogliata. 

Al di là del muro non c’è futuro,
dell’agonia si agogna la fine,
del punto di non ritorno sicuro,
di assurde e atroci carneficine.

Al di là del muro solo dolore,
memoria  innegabile della viltà,
ancora si sente forte l’odore,
ostenta i resti dell’imbecillità.
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