Memorie

Deboli girandole,
riaffiorano sbiadite,
com’asciugate al sole,
si sentono nutrite.

Da un pallido rancore,
di acciaio e di viole,
che penetra un dolore,
o dolce quando vuole.

Rimosse, a volte spente,
dal vento sventolate,
si avviano stancamente,
immagini emigrate.

Di onde sono creste,
con sogni ricorrenti,
il vuoto si riveste,
di piccoli frammenti.

Le crespe alla parete,
creature variegate,
che placano la sete,
memorie assecondate.
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