Solitario cavaliere

Sempre finge di rimirar le stelle,
e questi cieli, che da molte notti,
lasciano silenti, dei vuoti rotti,
da passi di fedeli sentinelle,

memorie che s’allineano ferite,
del giovane guerriero prigioniere,
perché smarrito in contese ardite,
spento va solitario cavaliere.

Vagabonda in cerca di castelli,
di belle principesse da salvare,
vita libera, schiava di duelli,
senza sottrarsi, far come gli pare,

errante nei pensieri si confonde,
l’anima sua non trova pace alcuna,
è com’entrar nell’ago di una cruna,
s’annega nel suo mare tra le onde.

Desiderio di una tregua che asseta,
per riposare esausto in un’alcova,
senza dover, raggiunta la sua meta,
del coraggio elargire eterna prova.
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