Maschere

Avvolti in cera tersa i lineamenti,
del volto, ne nascondono l’intento,
rappresentano trame da serpenti,
da figuranti di un teatro al vento.

Delle Arti, ingannevoli Signori,
da maschere con cura ricercate,
si esibiscono in consumati attori,
all’occasione consona indossate.

Mestieranti di feste veneziane,
artefici di frode e dell’imbroglio,
circondati da scaltre cortigiane,
vanificano il gusto dell’orgoglio.

Di costumi abbigliati su misura,
da gentiluomini fingono vestiari,
della scena, Noi vittime di usura,
persuasi in affari poco chiari.

Peccato, che a Voi, io vi conosca
e vi si legga in faccia la menzogna,
gettate via la maschera sì fosca,
valete poco più di una carogna.

Faccio nomi? No, Voi li conoscete!
Sapete a chi rivolgo la preghiera,
di quel che potevate, Voi avete,
già defraudato, in ogni maniera.
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