Il mio mare

Lo sguardo posa su onde senza fine
ad ascoltar frastuoni del volo dei gabbiani
dove lo scoglio aspetta per donar riposo
e solitario inquieta tra rotoli del vento.

Nel perder l’orizzonte infuria il mio respiro
soffio ad alitare direzioni ormai smarrite
e mentre chiedo venia a bufere d’intelletto 
il sole folleggia tra le crepe degli abissi.

Mi perdo nell’immenso di gocce senza spazi
accarezzando persa i colori del mattino
sul manto d'acqua metamorfosi d’istanti
come pensieri vani lacerati in incertezze.

E nuotando vaga immergendomi nel canto
tra note scollate di melodie passate
inabisso le orazioni negli anfratti di scogliere
piegandomi in silenzi per ritrovare il senso.

Nel vago d’infinito fluttuo senza sosta
tra graffi di pelle scheggiata in ogni dove
con l’ inchiostro intinto nel sale della vita
urlo serrato in bolle percosse sulla riva.
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Pubblicata il 20-10-2014

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