Respiro

E venne il tempo dei rantoli, 
dolce amica silenziosa mi guardi
e una domanda le labbra tua non articolano
ma gli occhi rumorosi assai sono: Perché.
Perché mi domandi.
Perché non capisci.
E flebile è il respiro tuo,
arti non muovi più 
a fendere l’aria
per catturare attimi di vita,
e poi il nulla avanzò,
e poi finì il tempo dei rantoli 
e poi finì il tempo dei gesti.
Una mano posi sugli occhi tuoi
Pietosa mano li socchiuse,
e il mondo  nascosi a te,
a me resta impronta di occhi stanchi 
nel palmo di mano,
unico tuo ricordo.
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21-02-2013 Redazione Oceano Struggente, malinconicamente triste, eppure hai saputo imprimere tenerezza a questo infinito dolore.