Il rossetto

La sveglia suonava incessante, il suono le arrivò con la pressa di un appuntamento insindacabile,
e sì, da quel lavoro dipendeva la sua vita, la sua libertà. Senza indugiare raccolse se stessa,
con gesto deciso allontanò il piumone e un nuovo giorno iniziava, il latte sul fuoco scaldava
mentre lei caricava la moka, un buon caffè e una prima sigaretta erano uno dei pochi vizi suoi,
beh di sigarette ne avrebbe fumata qualche altra prima di uscire di casa. Si lavò il viso, il
solito filo di crema e soffermò lo sguardo suo sul riflesso dello specchio. Fu sorpresa di non
trovarvi il solito volto tirato, quella espressione tesa di chi trascinava la vita senza compenso
morale. Cosa le stava accadendo? Dov’era finita quella donna grigia che da molto le faceva compagnia?

Un guizzo improvviso le illuminò gli occhi, cercò nei cassettini del bagno il suo rossetto, lo
trovò, con mano tremante levò il coperchio, fece salire su il rossetto e stese un velo sulle labbra.
 La mano ritrovò l’antica gestualità, avida cercò anche la matita per il contorno labbra e poi
ancora un filo di rossetto. Compiaciuta la sua vanità ritrovata, sorrise a se stessa ; le decisioni
seguenti furono veloci, non mise i soliti stivaletti, calzature basse, comode e senza pretese.
Prese, invece, quei scarponcini mai usati, erano delle calzature accollate alla caviglia, avevano
un tacco non eccessivo ma erano di qualche centimetro più alto ed erano di un color nocciola che
contrastava con il nero della tomaia, le donavano slancio e elasticità nella figura. 

Quel giorno non indossò il suo solito giubbino, troppo dozzinale e commerciale, prese quel trench
appeso da troppo tempo nel suo armadio e si guardò di nuovo allo specchio. Non riusciva a capire
cosa le aveva preso quella mattina, sconvolgere così la sua stessa vita, bigia da un tempo eterno;
sorrise a se stessa, forse si stava ritrovando, veloce chiuse la porta di casa, ripose le chiavi
in borsa e via, al lavoro, e via verso una nuova avventura, pronta ad accettare le nuove sfide che
la sua ribellione le imponeva.
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