Ceppo

Piccola maestrina presuntuosa, ecco quel che era. Credeva di aver ragione  di lui, del suo animo infame
insegnandogli la purezza di un cuore leggero, di un amore oltre ogni tempo e ogni spazio e si ritrovò sull’orlo
di un baratro, scelse veloce, senza ma e senza se. Si sentiva come chi dovesse scegliere se morire lentamente
o lasciare che gli amputassero l’arto in cancrena. Con dolore, con lentezza lei chiuse gli occhi mentre
allungava il braccio sul ceppo; chiuse gli occhi mentre la bocca sillabava un silente: 

- E che sia tagliato -
Oggi lui si presenta alla sua porta e le offre del cibo? Lei lo ascolta, poi si guarda intorno, la sua piccola
tana, son tante le cose che ancora le mancano, oggetti di un giusto vivere, eppure, fiera, urla un “NO”. Netto,
preciso, insindacabile. 

Lui , vile essere, le ha strappato il cuore in mille brandelli e li ha sparsi ai quattro venti, ha deriso la
sua anima lacerandola con saette del suo stesso amore per lui. Lei  fiera viaggiava lungo il calvario che lui
aveva scelto per lei. Oggi lei, finalmente, ha spezzato le sue catene.
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30-03-2013 Redazione Oceano Un'amputazione nei sentimenti più forti e il coraggio e la forza della rinascita, contando solo ed esclusivamente su se stessi. La vita è sempre degna di essere vissuta trovando ogni volta le capacità per rigenerarci.