Buonanotte Signorina

(Pacenza )


Le cicale vivono la loro estate sugli alberi,
il sole picchia forte
e un filo di vento guida le nuvole di ieri,
via, via, via lontano dalle nostre porte.
Buonanotte signorina,
tu che mi cammini attorno
con un gesto malandrino hai spazzato via quelle mosche
che dici non essere un buongiorno.

Cielo chiaro sulle teste,
meno scuro di quelle sottovesti,
cariche di lacrime e silenzio
per quegli amori e vite separate.
Buonanotte signorina,
a te che spiegavi il loro perché
con la tua stridula vocina
confusa ad un vespro e un altro devoto tè.

Quelle chiassose campane
Annullano il mio pensare,
mi sembri intimorita mentre passi dalla chiesa:
il tuo viso rosso e lucente scivola sul petto
dove l’attende la tua mano pronta
a schioccar un bacio al crocifisso.
Buonanotte signorina,
tu che vuoi sentirti donna
chiedi se la tua voce sia cresciuta
e intanto ti sfili la minigonna.

Il sole s’è ormai calato nel mare
E la notte stanca,
lenta abbraccia la luna.
In un fragore d’un momento ciò che oggi era,
domani non sarà più.
Anche tu vuoi cambiare abito e sospiro,
il tramonto picchia sulla tua pelle fino all’alba.
Buonanotte signorina,
sono un uomo ormai stanco
per giocare a guardie e ladri,
Se lo crede mi perdoni,
ho anch’io il mio perché .

Buonanotte signorina.